Fuoriclasse 3: un nuovo capitolo di emozioni
Molte novità al “Caravaggio” di Torino.
A due anni dalla fine della seconda stagione, la serie televisiva tratta dai racconti di Domenico Starnone riprende a narrarci le gesta di una professoressa di liceo che deve affrontare,tra l’altro, le difficoltà di una gravidanza a 50 anni; troveremo inoltre il prof Lobascio ora a dirigere il Liceo “Caravaggio”, i professori Canfora e Marciali alle prese con le tipiche difficoltà di coppia, e il figlio della protagonista principale, Michele, ad affrontare grossi problemi relazionali con il suo amore Aida.
Per quanto riguarda il cast di Fuoriclasse 3, oltre agli immancabili (cioè Luciana Littizzetto, Neri Marcorè, Ninni Bruschetta, Andrea Arcangeli) sarà presente anche la new entry Lunetta Savino, nei panni della sorella di Isa Passamaglia (Littizzetto), che creerà non pochi problemi al delicato equilibrio famigliare.
Rimane comunque centrale in questa fiction il tema dell’amore, che sarà il vero e proprio motore di molte delle gesta dei protagonisti.
Fuoriclasse e non solo…
Alla regia c’è ancora Riccardo Donna, il numero di episodi rimane, come per la precedente stagione, a quota 8.
Questi gli ingredienti fondamentali per la serie che da anni (il lontano 2011 ormai) ha affascinato e continua ad affascinare molti spettatori italiani, che con il passare del tempo si sono sempre di più affezionati alle storie ricche di sfumature emotive vissute dai suoi protagonisti: un gruppo di liceali alle prese con l’esame della maturità e le prime cotte, una donna di mezza età che vive e sopravvive alle sue (dis)avventure amorose e lavorative.
Se a tutto ciò aggiungiamo anche quel pizzico di ironia che la serie “Fuoriclasse” sfoggia sapientemente, la fiction raggiunge livelli di ottimo intrattenimento, sapendoci allo stesso tempo intrattenere e commuovere usando uno stile semplice e comunicativo per tutti. Il suo modesto successo è dovuto, oltre a tutto ciò che è stato detto finora, anche all’ampia fascia di età degli spettatori coinvolta: da quello adolescenziale soprattutto, a quello di mezza età, fino a raggiungere in parte anche gli anziani, generalmente i più appassionati alle fiction.
Ultima precisazione da fare è l’ambientazione della serie: Torino, nel corso delle stagioni, è stata più volte ripresa, da diversi punti di vista per di più (vedi ad esempio quello sociale, rappresentato dal tema dell’immigrazione, affrontato con il personaggio di Aida). Cos’altro dire di questa emozionante serie? Buona visione!